Chi sono
Marchigiano, diplomato in arti visive e multimediali all’Accademia di Belle Arti di Macerata, con tesi sull’importanza sociale del documentario.
Ispirato da maestri come Herzog, Pasolini, Ciprì e Maresco, decido di intraprendere la strada del documentario investigativo. Dopo alcuni anni passati sperimentando varie discipline artistiche, quali la scultura, la performance, il teatro, durante i quali prendo parte a diverse mostre, tra cui il 52 ° Festival dei due Mondi di Spoleto, dal 2008 la mia attività artistica si concentra principalmente in ambito video e fotografico.
Nel 2011 fondo il collettivo “Ascosi Lasciti” (ascosilasciti.com), che si prefigge l’obiettivo di ricercare, scoprire e documentare il territorio attraverso le strutture abbandonate.
Attualmente lavoro come autore freelance per il programma televisivo di Italia Uno “Le Iene”
Bio
Nel 2011, dopo l’incidente di Fukushima, decido di indagare e di raccontare la storia delle persone che vivono nelle zone contaminate. Da questa esperienza nasce il lungometraggio documentario “Fukushame – Il Giappone perduto“, vincitore dell’ Energy Award al Festival del Cinema Verde (USA) e del prestigioso Yellow Oscar all’ Uranium Film Festival 2015 (Brasile).
Nel 2011 fondo l collettivo “Ascosi Lasciti”, con lo scopo di ricercare, riscoprire e documentare le aree nascoste del territorio, con un focus particolare su luoghi abbandonati.
Ad oggi il progetto si è evoluto in associazione culturale e con il sito ascosilasciti.com rappresenta il più grande database europeo di strutture abbandonate.
Nel 2012 ritorno nella prefettura di Fukushima, per documentare la riapertura di una parte della zona evacuata ed intervistare uno degli uomini simbolo del disastro, l’allevatore Masami Yoshizawa, che sarà il protagonista del cortometraggio “Fukushima no Daimyo“, vincitore di numerosi festival in Italia e all’estero.
Nel 2013, per la Onlus italiana “Mondo in Cammino”, mi reco, insieme al fotografo umanista Pierpaolo Mittica ed al ricercatore Michele Marcolin, nella regione di Chelyabinsk, in Russia, luogo di uno dei maggiori incidenti nucleari della storia, per studiare le conseguenze della contaminazione radioattiva prolungata sul corpo umano e sulla nuove generazioni, da cui nasce il documentario “Behind the Urals – The Nightmare before Chernobyl“, vincitore della Menzione Speciale all’Uranium Film Festival 2016, del Vittorio Veneto FF, del Life After Oil FF.
Sempre in Russia, raccontiamo Karabash e Magnitogorsk, due fra le città più inquinate al mondo. Da questa esperienza nasce il lungometraggio “Living Toxic”, prodotto dalla Sydonia, andato in onda su Al Jazeera.
Nel 2015, per “Gli occhi della Guerra”, mi reco due mesi in Uganda, insieme ai colleghi Marco Gualazzini e Daniele Bellocchio, per documentare il modello di accoglienza rifugiati ugandese, considerato un esempio virtuoso. Il video reportage sarà pubblicato sul quotidiano “Il Giornale” e su Inside Over.
Nel 2017, a Malta, dove ho vissuto per due anni, firmo insieme al collega Emmanuel Farah, il documentario “Burning Bikinis“, una riflessione sulla posizione delle donne nelle società patriarcali, e un’ inedita ricostruzione storica sui primi movimenti femministi nell’isola.
Il progetto è sostenuto e commisionato dalla ONG Maltese “aditus foundation” ed è attualmente visibile sulla loro piattaforma Vimeo.
A Marzo 2017, insieme al collega Pierpaolo Mittica, ci rechiamo in Ucraina, a Chernobyl, per documentare il viaggio e la vita degli “stalker”, giovani ucraini che decidono di entrare e vivere illegalmente nella zona contaminata intorno alla centrale nucleare. Da questa esperienza nasceranno vari reportages pubblicati su numerose testate online e cartacee nazionali ed internazionali, oltre al documentario lungometraggio “The Zone-Road to Chernobyl”, attualmente visibile sulla piattaforma di Amazon Prime Video.
Nel 2019, assieme al collega Pierpaolo Mittica, intraprendiamo un viaggio alla scoperta dell’Abcasia, uno stato de facto sul Mar Nero tra Russia e Georgia. Documentiamo le conseguenze della terribile guerra di indipendenza e firmiamo una serie di reportages pubblicati su RSI, Inside Over e Internazionale.
KAZAKISTANCon Pierpaolo Mittica, nel 2019 decidiamo di raccontare la storia dei quasi 500 test nucleari sovietici, avvenuti tra il 1949 e il 1989 nel poligono di Semipalatinsk (oggi Semei). Lo scopo è quello di documentare le condizioni di vita della popolazione esposta alle radiazioni e di come il governo Kazako stia cercando di ripulire l’enorme lascito lasciato dall’ex Unione Sovietica. Da questo progetto nascono vari reportages pubblicati su RSI, Internazionale e Inside Over. Un documentario lungometraggio, “Atomic Lies” è tuttora in fase di post-produzione.
BIELORUSSIANel 2020 assieme alla Onlus “Mondo in Cammino” di Massimo Bonfatti e all’Associazione romana “Il Cavallo Bianco” è la volta della Bielorussia, dove visitiamo alcuni tra i principali “manicomi” della nazione, documentando le condizioni di vita degli internati e producendo un reportage pubblicato su Inside Over.
Numerose collaborazioni come video producer, videomaker e reporter, con con canali televisivi e online quali “Al Jazeera”, “RSI Radiotelevisione svizzera”, “TV2000”, “Discovery Channel USA”, “Leopard USA”, “Luis Film”, “Subway Lab”, “Internazionale”, “Gli Occhi della Guerra”, “Inside Over” e con quotidiani come “The Times of Malta”, “Il Giornale” e “La Stampa”.
Attualmente lavoro come autore freelance per la trasmissione televisiva “Le Iene” su Italia Uno, e sono presente su Amazon Prime Video con il documentario “The Zone-Road to Chernobyl” e sulla piattaforma francese DocuBay con il documentario “Living Toxic”.
Conferenze
01
2014 – Carmagnola (TO)
“Non tacere”, conferenza su giornalismo e reportage in zone di guerra e teatro di disastri ambientali
02
2015 – L’Aquila
“I giorni di Fukushima”, conferenza sulla società giapponese dopo Fukushima.
03
2015 – Tunis
World Social Forum: relatore sul tema dei rischi legati all’energia nucleare.
04
2015 – San Benedetto del Tronto (AP)
“Scatti dalle No Go Zones”: conferenza sul lavoro di reportage in zone con di difficile accessibilità.
Awards
- Best Feature documentary – Yellow Oscar , Uranium F.F. 2014
- Energy Award 2013 – Cinema Verde Film Festival
- Best italian documentary 2016 – GeoFilmFestival
- Best documentary Japan 2015 – PiGrecoZen Film Festival
- Best documentary 2014 – Fluvione Film Festival
- Best short movie 2014- Life after oil Film Festival
- II Place 2014 – Cielocorto Film Festival
- Jury Award 2014 – Capodarco Film Festival
- Best short movie 2014 – Bonsai Film Festival
- Best Italian Documentary 2016 – Life After Oil Film Festival
- Special mention – Uranium Film Festival 2015
- Best Italian Documentary 2016 – Vittorio Veneto Film Festival
- Prize of the Bratislava Regional Chamber of Slovak Chamber of Commerce and Industry
Ekotopfilm – Envirofilm 2015